FAQs
- domande
frequenti
Su gentile concessione di
J. Derevenski, McGill University - Canada
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Perché i ragazzi hanno più
problemi col gioco d’azzardo rispetto alle ragazze?
Non
si sa per certo come mai i maschi sviluppino problemi col gioco d’azzardo più
facilmente delle femmine. I ricercatori hanno suggerito che i ragazzi possono
essere maggiormente attratti dalla natura competitiva dei giochi. Se questo è
il motivo di attrazione, può essere utile impegnarsi in attività alternative
come praticare uno sport agonistico. I ragazzi sono anche più impulsivi e
inclini ad assumere più rischi delle ragazze
I
ragazzi possono essere più predisposti delle ragazze a sviluppare problemi col
gioco d’azzardo anche perché partecipano ad una maggiore quantità di giochi
d’azzardo e perché praticano giochi d’azzardo più problematici, come ad
esempio le scommesse sportive, le slot machine ed i giochi di carte quali il
poker.
Perché le persone
sviluppano problemi di gioco d’azzardo?
Varie
sono le ragioni per cui la gente gioca d’azzardo. Chi non ha problemi col
gioco lo fa una volta ogni tanto per divertirsi. Sfidano la fortuna con pochi
soldi, riservati alle spese extra. Dall’altro lato, chi ha problemi col gioco
d’azzardo riferisce di giocare per sfuggire ai problemi, per stare meglio, per
sentirsi importante, per sentirsi vivo. Queste persone sono anche convinte che
possono fare soldi elaborando strategie per controllare l’esito del gioco. Ma
si sa che la fortuna è cieca, e non può essere controllata!
La dipendenza da gioco
d’azzardo è simile alla dipendenza da sostanze?
Sì,
e lo può essere in vari modi. Quando qualcuno ha un problema di gioco, è
fissato con i pensieri sul gioco d’azzardo. Il bisogno di andare a giocare
diventa incontrollabile al punto che la persona fa cose che normalmente non
farebbe, proprio come un tossicodipendente o un alcolista. Le persone dipendenti
credono che così riusciranno a dimenticare più facilmente i loro problemi,
vedono nel gioco d’azzardo o nelle droghe una soluzione ai loro problemi,
anche se in realtà la dipendenza diventa un problema in più che si va ad
aggiungere agli altri. Chi ha problemi di gioco d’azzardo può smettere di
giocare, a volte da solo, altre volte rivolgendosi ad uno specialista.
Perché il gioco d’azzardo
è tendenzialmente vietato ai minorenni?
Gli
adulti e lo Stato sono responsabili di proteggere i giovani dal coinvolgersi in
attività rischiose. E il gioco d’azzardo è un’attività rischiosa. E’
importante dunque insegnare i pericoli del gioco d’azzardo ai bambini e agli
adolescenti. Qualora i giovani decidessero di giocare d’azzardo, conoscere i
danni che possono risultare dalla pratica di questa attività può aiutarli a
diventare consumatori consapevoli, stabilendo responsabilmente limiti di tempo e
denaro per il gioco d’azzardo. La ricerca mostra che quanto prima si inizia a
giocare quanto più elevate sono le probabilità di sviluppare problemi di
gioco. Per questo è assai negativo che in Italia (al contrario di altri paesi)
non vi sia una norma unitaria che proibisca il gioco d’azzardo, anche se
legale, ai minorenni.
Che posso fare se i miei
amici mi invitano a giocare d’azzardo?
Innanzi
tutto la prima decisione da prendere è quella di non giocare d’azzardo. Poi
penserai alle ragioni per cui non vuoi. Quando avrai chiare le tue ragioni per
non voler giocare d’azzardo si tratterà solo di allenarsi ad essere
assertivi!
Potrai
esporre quello che hai saputo sul gioco d’azzardo e sul gioco problematico,o
potrai parlare del fatto che preferisci tenerti i soldi per comprare qualcosa
che sei certo di poter prendere, o potrai far presente il fatto che non hai
bisogno di giocare d’azzardo per divertirti.
Se
però decidi di giocare, ricorda i rischi del gioco e come fare a giocare in
modo responsabile. Sii sicuro prima di iniziare sui limiti che vuoi porti, sia
in termini di tempo, sia in termini di denaro che vuoi e puoi spendere in questa
attività. Non scommettere mai più di quanto puoi permetterti di perdere e non
fare l’errore di cercare di riguadagnare i soldi persi scommettendo ulteriore
denaro.
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